Per l’attuazione del sistema di monitoraggio è stata stanziata la cifra di 500 mila euro l’anno che dal 2018 dovranno provenire dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Istituito presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti per favorire lo sviluppo del sistema logistico nazionale, raccoglierà i dati provenienti da diverse fonti, già definite dal Decreto istitutivo: “il Sistema PMIS (Port Management Information System) delle Capitanerie di Porto, i Sistemi PIL (Piattaforma Integrata della Logistica) e PIC (Piattaforma Integrata Circolazione) delle Ferrovie dello Stato italiane, i PCS (Port Community System) delle Autorità Portuali, il SIMPT (Sistema Informativo per il Monitoraggio e la Pianificazione dei Trasporti), il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il sistema informativo dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, nonché le piattaforme logistiche territoriali”.
Entro 12 mesi dalla data in vigore, il Ministero dei trasporti, d’intesa con il ministero dell’Economia e sentita l’Agenzia Italia Digitale dovranno essere definite le modalità per attivare il SiNaMoLo, “assicurando il coordinamento dei soggetti che perseguono finalità di pubblico interesse, che concorrono alla gestione e allo sviluppo di sistemi e servizi telematici per il monitoraggio e il trasporto delle merci, nonché definendo gli standard di protocolli di comunicazione e di trasmissione dei dati e i requisiti per l’identificazione e l’accesso veloce degli autotrasportatori ai nodi”.
Per l’attuazione del sistema di monitoraggio è stata stanziata la cifra di 500 mila euro l’anno che dal 2018 dovranno provenire dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Per approfondimenti:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=17&id=982903&idoggetto=959154
e http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/14/17G00140/sg